Il sogno di un giovane francescano, Ernesto, in un lager della seconda guerra mondiale. Servire i poveri come in un ristorante. Mettere a frutto il talento dei giovani. Una promessa per l'avvenire da nutrire con tenacia e realizzare con perseveranza. La sfida di ogni giorno: l'Antoniano.
La prima pietra dell'Antoniano veniva posata nel 1953. Per i frati minori del Convento di S. Antonio di Bologna aveva inizio una sfida che era esperienza quotidiana e concreta del Vangelo in mezzo alla gente sull'esempio di San Francesco d'Assisi.
Le iniziative originarie - la mensa per i poveri, l'Accademia d'Arte Drammatica, il cinema-teatro - negli anni Sessanta sono state affiancate da attività del tutto inedite: le produzioni televisive e discografiche. Tra queste, lo Zecchino d'Oro destinato a diventare un attesissimo appuntamento annuale, una chiave dell'immaginario, un tassello importante nella storia della televisione italiana.
Nel corso degli anni nascono nuove realtà: Antoniano-Insieme per i bambini disabili, ilCentro di Produzione e il Fiore della Solidarietà con i progetti internazionali a favore dell'infanzia in situazione di emergenza e bisogno.
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1953: L'Antoniano in costruzione
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1953: L'Antoniano in costruzione
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1953: L'Antoniano in costruzione
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1953: L'Antoniano in costruzione
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1953: L'Antoniano in costruzione
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1953: La prima pietra dell'Antoniano
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La mensa del povero
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La mensa del povero
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La mensa del povero
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Cibo per la mensa del povero
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La mensa del povero
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Mago Zurlì e Mariele Ventre
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